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Tutto Contro

by Manovalanza

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1.
Ai Margini 02:48
Ai margini dove non c'è la sicurezza dove imperversa l'ignoto per sentire il vento in faccia voglio andare ai margini stanco della visione centrale non resisto sento di soffocare c'è troppo movimento solo e stanco vado ai margini E non mi basta respirare rivoglio ciò che era mio non chiedo altro che tacere ed ascoltare il silenzio e non mi resta che arrancare difendere il mio spigolo braccato nello spazio e nel tempo del mio angolo ai margini lontano da false speranze dai sorrisi e dalle certezze per restare ancora vivo voglio andare ai margini stanco dell'oppressione mentale di chi tutto vuole controllare c'è troppo movimento solo e stanco vado ai margini
2.
Teso come un elastico sempre pronto a scattare Agitato, nervoso, insonne ed incapace di cambiare Mille pensieri mi attraversano la mente perchè ho addosso il disagio permanente Sempre sveglio e mai calmo non so cos'è il letargo do i numeri son matto da ricovero coatto preoccupato a non finire nevrosi maniacale senza mai rinunciare sono pronto ad impazzire Finchè io vivrò non mi plasmo non mi piego Buono non ci sto non mi calmo non mi siedo Spinto dalle passioni così come dalle ossessioni per sogni remoti irrealizzabili e lontani non posso fermarmi perché il fuoco dentro arde non si spegne mai e dopo un fallimento si riparte
3.
L'arte è una cosa seria Senza pudore e senza vergogna come in un lago in cui l'acqua ristagna Concorsi con bandi e regolamenti mille premi su palchi imponenti Voi salverete la scena emergente Benefattori nel regno del niente l'unica piazza dove si può suonare ma non scordare la quota d'iscrizione Pago per suonare Pago per suonare Pago per suonare Pago per suonare Poi ci son professionisti del furto legale Non c'è modo di poterli aggirare Tu organizzi loro vengono a sapere gentilmente ti chiedono di pagare no ma guarda non c'è problema o fai così o suoni in cantina Mi impegno e mi sbatto a scriver canzoni per farmi prendere per il culo da voi signori Pago per suonare Pago per suonare Pago per suonare Pago per suonare ma in mezzo a tutto questo c'è ancora chi lo fa per gusto si arrangia anche con niente per far muovere la gente è quindi assurdo che debba pagare per avere un palco dove suonare io suono sono io che suona non sono io a dover pagare
4.
Insisti 02:54
Messi per sbaglio in un contesto a noi estraneo intimati a stare buoni e a non crear problemi e come provi a far qualcosa per sentirti meglio ti va sempre tutto male c'è sempre almeno una cosa che va storta non rinunciare, non ti devi rassegnare Non puoi cambiare la realtà che ti circonda è troppo più grande di te non puoi fermare il meccanismo che ti opprime puoi solo insistere nel provare e insisti Benvenuto chiodo fisso che pervadi la mia mente io mi aggrappo e non ti lascio non so far diversamente rompe gli argini il fiume mi consuma lentamente non ha senso continuare io continuo ugualmente Non puoi cambiare la realtà che ti circonda è troppo più grande di te non puoi spostare l'ostacolo che ti blocca puoi solo insistere nel provare e insisti
5.
Nei vuoti meandri di un'insensata farsa si è aperto un solco profondo d'irriverenza esaltati dalla voglia di strafare il sovraccarico intanto aumenta Richieste estroverse e superflue alimentano l'insano gioco compra tutto, produci e accantona per cercare di colmar il tuo vuoto ma il danno non si rigenera circolando in un paradosso e il presente intanto avanza collassando su se stesso Non sono stato io a scavare un buco nel vuoto e non l'ho chiesto io di far parte di questo gioco Stremato dal continuo arrancare vivo cercando di respirare e farmi spazio via dall'abbondanza inorridito da tale incoscienza Dente storto dentro all'ingranaggio a pugni stretti e pronto al peggio mischiando le risate al lamento aprendomi un varco dentro al cemento Non sono stato io a scavare un buco nel vuoto e non l'ho chiesto io di far parte di questo gioco non far parte di questo gioco non far parte di questo gioco
6.
Gruppo coperchio si appoggia su una pentola già fatta dentro la minestra è stracotta è la stessa zuppa di ieri Gruppo coperchio all'inizio va anche bene dopo cinque anni ho le palle piene della stessa zuppa di ieri Si è intasata l'aria nella scena si respira a malapena e non si suona, nessuno ci chiama più non ho soldi per comprare l'impianto si rompe il mixer sono a piedi ma tanto nessuno ci vuole perché non suoniamo i muse Gruppo coperchio io non son capace a suonare forse non dovrei criticare ma almeno canto brani miei Gruppo coperchio siam centinaia di musicisti che di colpo faranno i ciclisti perché nessuno ci chiama a suonar Ora vado a cercare un ingaggio dico che canto "vengo da Viamaggio" rispondono che non ci possono pagar non importa dai suoniamo ugualmente non siamo bravi ma vi portiamo gente non c'è verso voi non fate i queen Gruppo coperchio il tuo obiettivo è diventar ricco la mia chitarra è della chicco il trombone è di plastica Gruppo coperchio voi si che siete scaltri a far soldi coi brani degli altri io ho un ampli da 2 watt Sotto il tuo palco c'è un gran folla sulle transenne la gente si incolla credendo di aver davanti le vere star suonate voi è sempre pieno a veder noi solo Piercarlo e Remo Il batterista con due rami deve suonar Gruppo coperchio questa canzone è un po' copiata perché deve restar nella cabeza (ah!) di tutti quanti voi Gruppo coperchio questa melodia è già sentita perché deve esser cantata da tutti quanti voi
7.
Sul fondo 02:27
Sul fondo perso fra ricordi e realtà incautamente io mi spengo riesumando ciò che non tornerà e più non dormo giaccio sveglio ancora Capisco che nessuno mi salverà e che spetta a me il riscatto di ritornare a galla ma ormai più non lo voglio resto dove sono Sul fondo giaccio sveglio ancora Sul fondo abbandonato e quasi inerme se mi chiami non rispondo guarire non mi serve quello che mi viene offerto non mi attira più per niente
8.
Io non so dire se fuori da questa stanza vi sia la notte oppure ci sia il giorno E' sotto il letto che io mi nascondo da tutto quello che c'è intorno a me nessun contatto nessuna parola solo la certezza di essere una persona sola io qui sto bene dal mondo distaccato con l'illusione che mi sono creato Un mondo immaginario, su misura dal freddo abitato aspettando un'altra notte per uscire imbacuccato e sperar che non vi sia nessuno per la mia strada con la nebbia parlo un po' con la gente proprio no Ah come è bello di notte passeggiare l'inverno respirare senza gente da incontrare nel silenzio che è come una canzone per la mia solita desolazione Sulle sue note ballo prima che canti il gallo ad annunciar l'odiata mattina ma accanto a me non esiste ballerina meglio da soli in questa gelida stradina Tra vicoli serrati e portoni alla mia mente ritornan tempi buoni certi ricordi dei bei tempi lontani scivolati come sabbia dalle mani abituarsi ad essere scartato dimenticato col tempo cancellato viver con odio ogni minuto per ogni desiderio mai avvenuto Odiare chi si ama disprezzare chi si illude restare qui nell'ombra fra le cose non vedute e continuo a camminare in questa notte e se proprio c'è qualcuno speriamo di fare a botte Una serie di rifiuti il cui numero infinito è quello che mi dilaniato spolpato, di tutto derubato il lato umano ormai l'ho cancellato In questo cellulare non c'è chiamata persa ma forse è un problema della rete è puntuale il pensiero di ogni sera non vi sarà presto un'altra primavera Adoro uscir di notte di giorno poi sparire s'accende un'insegna ed è meglio rincasare in piazza giungo e ammiro il niente come sto bene quando non c'è la gente In questo mondo è vero io sono un inadatto non parlo con nessuno ma saluto un vecchio gatto notte cara, tu si che mi accontenti e non temere non provo sentimenti
9.
Sono stato colto da una fissa strana guardando un grappolo di frutta matura tolte le ragnatele dal torchio in cantina e rispolverata la strumentazione ho osservato per mesi bollicine salire tenendo d'occhio la temperatura ho travasato e aspettato il tempo passare volando oltre l'orizzonte della sera Garrafòn que me haces olvidar los problemas tengo que esperar y ser paciente detras del vidrio se levantan burbujas pasan los dias se hace mas fuerte Sto sviluppando una dipendenza dalla mia cantina non riesco più a star lontano la sete mi trascina qua fermenterà la mia esperienza giù nella cantina e prima o poi guarirò o forse no Ho contagiato anche amici e colleghi ormai nessuno ha più un lavoro vendemmia e cantina sono i nostri impieghi all'osteria gareggiamo col vino
10.
Fuori dal flusso incanalato verso la via maestra che tutti percorrono Non ho un nome non ho una faccia lontano da ogni contaminazione andrò per sopravvivere non devi esistere io non esisto ne adesso ne mai son stanco di essere preso in giro io non esisto non cercatemi vili ed inermi toccando i vostri schermi non potrete mai trovarmi perché non esisto non son nessuno non sono in vista mi muovo solo di notte nell'ombra non mi si vede non mi si nota da solo in cerca di una quiete perduta per sopravvivere non devi esistere io non esisto ne adesso ne mai son stanco di essere preso in giro io non esisto non cercatemi vili ed inermi toccando i vostri schermi non potrete mai trovarmi perché non esisto

about

Second full-lenght album of Manovalanza, italian skacore band. Ten tracks, more aggressive sound, energetic punk rock riffs and up-beat brass tunes, italian lyrics with a little bit of spanish.

credits

released October 12, 2013

Recorded and mastered at Studio 73, Ravenna, Italy.

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about

Manovalanza Sansepolcro, Italy

Manovalanza is an italian ska-punk band established in 2006. The band released five full-length albums and toured Italy, Germany, UK, Switzerland and Mexico, performing more than 250 shows in 16 years of activity.

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